mercoledì 26 marzo 2014

Sono stupendi i trent'anni...


Non sono mai stato un gran lettore, sicuramente mi piace tanto leggere ma non sono un divoratore di libri. Il mio percorso di studi mi ha portato ad approfondire argomenti che con la letteratura hanno ben poco a che fare ed io, da par mio, non ho sicuramente compensato questa mia lacuna purtroppo. Non ho mai letto niente di Oriana Fallaci, conosco poco di questa donna a parte piccole informazioni rubate qua e la nei discorsi. Ho trovato questo estratto, mi è piaciuto molto e lo condivido con voi, forse è il caso che io inizi a leggere qualcosa di questa Donna, credo che inizierò proprio da "Se il sole muore".




"...sono stupendi i trent'anni, ed anche i trentuno, i trentadue, i trentatré, i trentaquattro, i trentacinque! Sono stupendi perché sono liberi, ribelli, fuorilegge, perchè è finita l'angoscia dell'attesa, non è incominciata la malinconia del declino, perché siamo lucidi, finalmente, a trent'anni! Se siamo religiosi, siamo religiosi convinti. Se siamo atei, siamo atei convinti. Se siamo dubbiosi, siamo dubbiosi senza vergogna. E non temiamo le beffe dei ragazzi perché anche noi siamo giovani, non temiamo i rimproveri degli adulti perchè anche noi siamo adulti. Non temiamo il peccato perché abbiamo capito che il peccato è un punto di vista, non temiamo la disubbidienza perché abbiamo scoperto che la disubbidienza è nobile. Non temiamo la punizione perché abbiamo concluso che non c'è nulla di male ad amarci se ci incontriamo, ad abbandonarci se ci perdiamo: i conti non dobbiamo più farli con la maestra di scuola e non dobbiamo ancora farli col prete dell'olio santo. Li facciamo con noi stessi e basta, col nostro dolore da grandi. Siamo un campo di grano maturo, a trent'anni, non più acerbi e non ancora secchi: la linfa scorre in noi con la pressione giusta, gonfia di vita. È viva ogni nostra gioia, è viva ogni nostra pena, si ride e si piange come non ci riuscirà mai più, si pensa e si capisce come non ci riuscirà mai più. Abbiamo raggiunto la cima della montagna e tutto è chiaro là in cima: la strada per cui siamo saliti, la strada per cui scenderemo. Un po' ansimanti e tuttavia freschi, non succederà più di sederci nel mezzo a guardare indietro e in avanti, a meditare sulla nostra fortuna..."

[tratto da "Se il sole muore", Rizzoli 1965. Edizione Bur 1989, pagg. 388-389]


Andrea

6 commenti:

  1. Molto bello e nemmeno io ho letto roba sua pensandoci. Nel mentre comunque, con la mia ventina d'anni e poco più, mi godo ancora la salita, anche se è in una fottuta nebbia e non capisco ndo cazzo sto andando.

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    1. Tranquillo, il problema è quando andremo in discesa, senza freni e con la stessa nebbia! XD

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  2. Il mio consiglio completamente imparziale sulla Fallaci è di leggere tutto! :) (In dubbio metterei solo la sua ultima trilogia di libri)

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  3. Il blogroll non mi ha segnalato questo tuo aggiornamento, argh! è__é
    Della Fallaci ho letto solo Lettera, questo no.
    E non sono d'accordo: ho trent'anni, e me ne sento 12. Facciamo 16, va.
    Ma non ho raggiungo nessuna cima :)

    Moz-

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    1. Cavolo ultimamente sta sfarfallando la piattaforma di blogger in effetti. :S

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