domenica 1 marzo 2015

Di ispirazioni, schifezze e ringraziamenti.


Che poi, in fondo, ci vuole solo buona volontà, un po' di tempo libero, l'ispirazione, un buon argomento di cui parlare, schifezze da mangiare accanto al pc, magari un buon thè caldo, della buona musica di sottofondo (o anche un po' di silenzio che ogni tanto è decisamente terapeutico), e nient'altro no? E hai detto niente!!! "In fondo, che ci vuole a scrivere un buon post?!" Disse il folle.

Allora ti siedi e prepari tutto, quasi come fosse un rito. E poggi le dita sulla tastiera, i miei polpastrelli dopo circa 15 anni ormai conoscono la sensazione a memoria. Quasi come un dèjà vu infinito. E il cursore sta li, che ti guarda e lampeggia, ti guarda e lampeggia, ti guarda...e lampeggia.

Ma le dita sono ferme, e la testa prima di loro. Allora bevi un sorso di thè e fai fuori la prima schifezza a portata di mano. E lui ti guarda, e lampeggia. Allora pensi all'argomento che hai deciso di trattare, ma l'argomento in realtà non c'è, e anche se c'è non ti piace e sembra quasi una forzatura. E lui ti guarda, e lampeggia. Nuovo sorso, nuova schifezza. E lampeggia. Niente da fare, una delle perdite di tempo più grandi dell'universo. Quel coso potrebbe lampeggiare per ore, giorni, mesi, anni, millenni, ma sarà del tutto inutile. E ti ritrovi che hai finito il thè, le schifezze, le idee e anche la pazienza. No, così non funziona proprio.
Io sono del parere che non si dovrebbe mai scrivere per dovere, certo detta così è un po' forte come frase, ma restringiamo il campo agli scrittori non professionisti, allora forse ha più senso come cosa. 

Ma tutta questa infinita premessa per dire cosa? Ormai è passato più di un anno e mezzo dal quel 1 giugno in cui varie vicissitudini mi spinsero ad aprire questo blog, e devo dire che continuo ad essere contento della scelta fatta. Contento nonostante i pochi post, contento nonostante il poco tempo che ho da dedicare a questo progetto, contento perché, nel bene o nel male, questo è il MIO blog, e questo concetto , e tutto ciò che esso implica, mi piace moltissimo.


E niente, in un momento di sensibilità acuta, volevo solo ringraziare chi mi legge, più o meno assiduamente, per la fiducia e la pazienza. A breve, scrivo anche qualcosa di serio, giuro!

Andrea

9 commenti:

  1. E' vero, non si dovrebbe mai scrivere per dovere, il dovere in questi campi non esiste, specie se c'è gente che ha deciso di seguirci.
    Io, fino a un paio di giorni fa, sono stato in pausa: ero un po' stanco e giù di morale, vi avrei dato degli articoli non buoni.

    Moz-

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  2. Il 1 giugno è anche il mio compleanno.
    Accadono cose meravigliose il 1 giugno!
    Rido...

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  3. Secondo me, quel cursore lampeggiante, ci prende allegramente per il culo mentre noi ci scervelliamo!

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    1. "La teoria del cursore" il nuovo libro di Misa. Io me lo compro! :D

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  4. Scrivo quando mi viene in mente qualcosa che, in assenza di blog, potrebbe restarsene a poltrire lì tra le pieghe del tuo pensare, ma visto che paghi la tua quota di abbonamento a internet, perché non scassare i maroni ai malcapitati che ti leggono ancora?

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