martedì 25 novembre 2014

BOMBA D'ACQUA


Si lo so, avete ragione, in questo periodo sono parecchio polemico, ma prometto di farmela passare presto. Nel frattempo beccatevi sto post polemico..ahahahah!!!

Ormai è un dato di fatto, viviamo nell'era delle esagerazioni, tutto è enorme, stratosferico, incredibile, assurdo, e chi più ne ha più ne metta. Viviamo nell'era dei superlativi assoluti, e quando neanche questi bastano, inventiamo addirittura dei neologismi a dir poco azzardati, pur di catturare l'attenzione dell'interlocutore o del lettore di turno. E, nel caso in cui anche questi non bastassero, allora passiamo alle vere e proprie alzate d'ingegno tipo:"Non crederete mai a cosa fa questo pesce (del c***o)", "Il post che ha fatto commuovere il mondo", "Guardate la reazione di questa donna mentre si fa i c***i suoi", ecc....


La bomba d'acqua così com'era intesa negli anni 80/90.

Uno dei termini che più mi irrita a tal proposito, come si evince dal titolo, è proprio BOMBA D'ACQUA, tradotto a quanto pare dall'inglese CLOUDBURST. Perché ormai se dici alluvione, nubifragio, diluvio, allagamento, pioggia torrenziale, non fa più effetto, ma se dici BOMBA la gente allora pensa:"Wow, deve essere successo davvero qualcosa di grave!". E non importa a nessuno se si creano allarmismi inutili, l'importante è cliccare sul post, cliccare sulla pubblicità, o vendere il giornale in questione.

Come 'na catapulta!

Credo che tutto ciò dipenda da diverse variabili, metteteci il fatto che sono ormai un po' di anni che un certo tipo di giornalismo ci ha abituati a titoloni che, volente o nolente, devono colpire l'attenzione di chi legge; metteteci il fatto che tutto è così veloce che la gente (la maggior parte almeno) non "perde tempo" a leggere una notizia e quindi bisogna essere CORTI, ACCATTIVANTI e INCISIVI in davvero pochi righi; metteteci il fatto che viviamo nell'era dell'apparenza, e quindi se sei "bravissimo" è come dire che sei mediocre, ma se sei "incredibile, allucinante", allora vuol dire che sei superiore alla media, anche se non è mai così alla fine.

Personalmente trovo che tutto questo amplificare finisca alla fine per appiattire le cose, e quindi diventa come un cane che si morde la coda, bisognerà trovare accrescitivi e superlativi sempre nuovi, neologismi e combinazioni di parole sempre più scioccanti. Sentiremo presto parlare di "esplosione nucleare d'acqua"? mah!

Andrea

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