5 - Il distratto
Si si, è proprio lui. Vaga nella metro come fosse in un museo di arte moderna. Il passo è lento (molto lento), lo sguardo è perso (molto perso), la meta è vaga (molto vaga). E' contemporaneamente muto, sordo, cieco, ignifugo, antiurto, idrorepellente e isolante. Niente lo scalfisce o lo distrae dal suo perenne stato di semi incoscienza che lo accompagna nel suo vagare incerto per i cunicoli della metropolitana. L'effetto tipico del distratto è detto "Effetto Calamita", si crea intorno a lui un cerchia di persone che procederanno alla sua stessa velocità anche contro il proprio volere. Appena incrociate lo sguardo assente di uno di questi soggetti è il segno, c'è solo una cosa da fare: FUGGITE SCIOCCHI!
4 - Il turista
- Sorry, i have to andare to Vaticano, du iu nou what metro i have tu prendere to arrivare a Vaticano?
Purtroppo l'ignaro "Turista generico" che si trova nella capitale d'Italia, ignora svariate cose di questa città. E a me i turisti a Roma fanno sempre un misto di tenerezza e rabbia allo stesso tempo. Tenerezza perché questa città è progettata per farti perdere, la pazienza e anche la bussola; rabbia perché diciotto miliardi di turisti che si perdono contemporaneamente nella città in cui vivi non è una bella esperienza per nessuno purtroppo.
3 - Quello che doveva andare dall'altra parte
- No, ma scherzi? Dai non è possibile. Ma veramente questa non va in direzione Battistini per Termini? Eppure prima di salirci ho controllato bene che sul binario ci fosse scritto:"Direzione Termini"
- Guarda, considerato che la "Direzione Termini" non esiste, che siamo a quarantadue fermate da Battistini e che la prossima fermata è esattamente il capolinea opposto, direi di no, questa metro non va in direzione Battistini e tu devi scendere e prendere il treno nell'altra direzione.
2 - Il lavoratore (in ritardo)
E' la mia categoria, solo senza quel vestito da pinguino e quella valigetta, ma con jeans, felpa e zaino del pc in spalla. Prerogativa di questa categoria di fruitori del mezzi pubblici romani è la fretta e l'eterno ritardo con cui arriveranno a lavoro. Per capirci con parole semplici, il lavoratore in metro è quello che sale le scale...le scale mobili! E mentre sei bloccato dietro ad una vecchietta che fa le scale (non mobili) a zig zag a due all'ora pensi:"Devo aver fatto qualcosa nella mia vita precedente, perché in questa sono sempre stato abbastanza buono!".
1 - Il romano
Ogni giorno un romano si sveglia e sa che dovrà correre più degli altri romani se vuole conquistare il suo posto a sedere in metro e arrivare soprattutto in tempo a lavoro. Ogni giorno un autista atac si sveglia e sa che dovrà andare più lento del solito altrimenti nessuna fila si creerà, nessun romano litigherà e nessuno farà tardi a lavoro. Non importa chi tu sia, l'importante è che per andare a lavoro ti ricordi di non prendere mai i mezzi pubblici di Roma.
Sono graditi, come è sempre stato, commenti, pareri, insulti, pensieri, parole, opere ed omissioni.
Lemme know.
Andrea
E' un po' che non prendo la metro.. gironzolo in motorino... ma i "soggetti" stradali, ti assicuro, non hanno nulla da invidiare a certa fauna metropolitana...
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