A me piace guardare Sanremo, perché mi piace la musica, mi piace tenermi aggiornato su ciò che succede "a casa mia" e, soprattutto, nel bene o nel male mi piace vedere che succede in quello che, oggettivamente, rimane l'evento di musica italiana più seguito al mondo (almeno credo).
Quest'anno ho guardato Sanremo insieme ad un caro amico americano e, cercando di spiegargli in cosa consistesse il Festival, mi sono reso conto che la competizione in se è abbastanza incredibile. Voglio dire, il format presentato ha dell'assurdo in parte, è come se facessero un festival in america in cui: Katy Perry, Rihanna, Justin Timberlake, Justi Bieber e vari ed eventuali si sfidassero tra loro, rischiando (forse) anche di perdere la faccia. E' vero che per molti cantanti italiani quella è una vetrina, ma rimane pur sempre un'arma a doppio taglio a parer mio.
Ma passiamo all'edizione di quest'anno:
Le veline: La scelta delle vallette quest'anno è stata molto discussa, un po' da tutti. Fondamentalmente perché due su tre non erano proprio delle vallette in senso stretto. Personalmente anche in questo caso la resa è stata meno scadente di quanto mi aspettassi. Tra le tre ho preferito Emma, che è risultata molto seria, pacata e mai fuori luogo. Arisa non mi è piaciuta, a tratti mi è sembrato rosicasse nel paragone con Emma. Per quanto riguarda la terza, perché per me è "la terza", non mi è piaciuta molto, mi è sembrato rispettasse semplicemente il cliché della valletta straniera bella e che gioca con le differenze linguistiche, ma niente di entusiasmante alla fine.
I Super Ospiti: Partendo dal fatto che, come detto all'inizio, la maggior parte di loro di super non aveva proprio niente, dico che quest'anno la sezione ospiti è stata gestita un bel po' di merda. Apparte Ed Sheeran e Will Smith per gli stranieri, e Ferro e la Nannini (in pessima forma) per gli italiani, tutto il resto è noia. Nota di merito (demerito), per il bimbominkia truccato da rocker fallito presentato come "stocazzo in terra" che si è sparato un assolo osceno di chitarra e una mezza cantanta simil-lirica più oscena dell'assolo, che alla fine si è rivelato essere la celebrazione dell'essere mediocre e raccomandato. Tra l'altro si è poi anche scoperto essere l'ex chitarrista dei Gazosa, e su questa cosa stenderei un velo pietoso. (ps. Allevi spaccati il pianoforte in faccia)
See you next year Sanremo.
Andrea
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